Il Museo

Il piccolo museo annesso accoglie alcune opere di assoluto rilievo: un ciborio bronzeo attribuito a Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, il busto in terracotta di S. Bernardino, la statua lignea di S. Sebastiano attribuita a Giovanni di Stefano, la Pietà di Cristo in stucco opera di Francesco di Giorgio Martini (1480 circa), la tela con “Cristo che porta la Croce” (sec. XVI), l’acquasantiera in bronzo del 1478 firmata da Giovanni delle Bombarde, i due affreschi con S. Paolo e S. Bartolomeo che accompagnavano la “Mater Devotionis” (1360 circa), una croce astile in lamina di rame finemente incisa e dorata, opera di oreficeria della metà del ‘400, il crocifisso in bronzo appartenuto a Suor Passitea Crogi (1564- 1615), una tela con “Gesù morto” da esporsi il Venerdì Santo firmata da Francesco Franci. Ad una parete sono fissati quattro angeli lignei opera di Domenico Arrighetti detto il Cavedone (1563- 1639). Foto opere.

Fra le memorie votive, oggetto di numerosi studi remoti e recenti, le cosiddette “Armi di Colombo” costituite da una spada, un elmo, una cassa di archibugio e uno scudo a rotella istoriato di splendida fattura; la tradizione/leggenda vuole che tali oggetti siano stati donati da Cristoforo Colombo alla Madonna di Fontegiusta per il felice esito dei suoi viaggi in America; recenti studi hanno escluso questa eventualità in quanto le armi sono databili alla seconda metà del ‘500, ben oltre la morte di Colombo (1506). Foto armi.

Nella vetrine sono esposti corali e antifonari (sec. XV e XVI), reliquiari, parati sacri (XV/XVIII sec.), testate di cataletto, una ‘muta da altare’ dono di Carlo Corradino Chigi, oggetti per la liturgia, ex voto e manufatti vari della vita della Compagnia. Gli argenti esposti sono tutti successivi alle spoliazioni leopoldine del 1785 e napoleoniche del 1799.


Elmo

Particolare della croce astile

Altare principale della chiesa