Il 7 settembre 2024, in occasione della Festa della Natività di Maria, la Compagnia di Santa Maria in Portico a Fontegiusta ha organizzato l'incontro intitolato "Il Coraggio di Perdonare", nella suggestiva cornice della chiesa di Santo Spirito. L’evento ha inteso promuovere la riflessione sul perdono, sulla riconciliazione tra gli uomini e con il creato, e sull'importanza di azioni concrete per la pace.
Dopo i saluti delle autorità locali e l'intervento di Davide Losi, Priore della Nobile Contrada del Nicchio, è stata ricordata la storia secolare della Compagnia, da sempre impegnata nella carità e nel sostegno dei bisognosi, con particolare attenzione alle povertà e ai disagi del presente. La Compagnia ha presentato il suo operato attuale, che spazia dal supporto alla Caritas ai progetti di accoglienza nelle case famiglia, fino al sostegno di una scuola in Madagascar.
Il tema centrale dell’evento, il perdono, è stato esplorato a fondo da Sua Eminenza il Cardinale Augusto Paolo Lojudice, che ha toccato esempi significativi, come la scelta di perdono di Nelson Mandela dopo 27 anni di prigionia. Lojudice ha sottolineato che il perdono non è solo un gesto individuale, ma una forza capace di trasformare intere comunità. A dimostrazione di ciò, sono state ascoltate testimonianze di persone comuni che hanno scelto la via del perdono, nonostante le terribili esperienze personali.
Tra queste, le testimonianze toccanti di Claudia Santarelli e Irene Sisi, protagoniste di un percorso di riconciliazione dopo la tragica morte del carabiniere Antonio Santarelli, ucciso in servizio. Le due donne hanno fondato l'associazione Amicainoabele, che mira a promuovere la riconciliazione tra le famiglie colpite da simili tragedie.
Un altro momento significativo è stato l'intervento degli studenti di Rondine Cittadella della Pace, un progetto internazionale che coinvolge giovani provenienti da paesi in conflitto, come Armenia, Azerbaijan e Georgia, e che promuove la convivenza pacifica tra persone che normalmente sarebbero considerate "nemiche". Attraverso le loro esperienze, hanno raccontato come la pace possa nascere anche da piccoli gesti quotidiani, come il condividere la vita e le difficoltà comuni. Le loro storie hanno dimostrato che, anche in contesti di forte divisione, il perdono e la comprensione reciproca possono portare a una riconciliazione duratura.
L'evento ha poi offerto uno sguardo più ampio sulle ingiustizie sociali e le guerre che devastano paesi poveri a causa della lotta per le risorse naturali. Joviale, una giovane congolese, ha condiviso la sua esperienza di vita in un campo profughi e il suo impegno attuale come studentessa e lavoratrice a Siena, che sostiene il progetto Hope Ignites Initiative, un’associazione che aiuta bambini vittime del conflitto tra Tutsi e Hutu.
In conclusione, è stata presentata la proposta di un segno concreto per la giustizia sociale e ambientale, attraverso la creazione di una Comunità Energetica. Questo progetto, promosso dalla Compagnia di Santa Maria in Portico, mira a realizzare la democrazia energetica, consentendo ai cittadini di produrre e condividere energia rinnovabile, indipendentemente dalle grandi compagnie. Il presidente di Siena Energie, Alessandro Vigni, ha illustrato i risultati già ottenuti: due progetti approvati dalla Regione Toscana per la provincia di Siena, che promuovono l’energia solare come risorsa condivisa.
A supporto dell'iniziativa è stato lanciato il progetto Laudato SIena, che invita i cittadini a devolvere il 2% dei propri redditi (o altra percentuale a libera scelta) al sostegno della comunità energetica e ai progetti di solidarietà come Hope Ignites Initiative. Il Priore della Compagnia, Pier Luigi Bernardi, ha evidenziato come il perdono, la giustizia sociale e il rispetto per il creato siano alla base di questo progetto, che si propone di contribuire alla pace attraverso azioni concrete.
L'incontro si è concluso con un pranzo offerto nei locali della Società l'Elefante della Contrada della Torre, grazie al sostegno del Priore Massimo Bianchi, consolidando lo spirito di comunità e condivisione che ha caratterizzato l'intera giornata.
"Se ti batti per la pace, non accontentarti di invocarla soltanto, ma crea le possibilità concrete per realizzarla."